Le bella barista

(Last Updated On: 2017-11-18)

– Non incontravo da tanto una ragazza con uno sguardo così chiaro, se la guardo negli occhi la nebbia intorno a me si dirada e non mi accorgo più di star appoggiato ad un bancone reso appiccicoso dalla schiuma della birra. Intorno a me spariscono gli uomini dalle facce annoiate e con lo sguardo vuoto perso nel nulla che sbloccati dall’ebbrezza dell’alcool fanno tentativi coraggiosi quando parlano. Tentano di carpirti il numero di telefono con allusioni inequivocabili e con luoghi comuni ripetuti mille volte sperando che le immaginazioni avverino i loro primitivi desideri fatti scattare dalla tua bellezza. Ho paura che la situazione che mi si è presentata adesso in questa bettola che nuota in una nuvola di fumo e davanti a persone che bramano impazientemente l’alcool, è una situazione abbastanza superficiale per poterti dire ciò che sento, descrivendo la luce che scendendo sul tuo volto è scivolata via tremolando, mentre il giovane in piedi accanto a me, chinandosi sul bancone, ha ordinato: “Due vini con acqua frizzante, per favore”. – Aspetto con pazienza che Timi, la bella ragazza bionda al bancone, porti a termine l’ordinazione di questo giovanotto e gli faccia pervenire il bramato nettare. Mentre la guardo lavorare, mi arrovello su cosa mi abbia colpito così tanto ieri di lei quando l’ho vista per la prima volta e perché vedendola mi faccia scattare quest’immensa sincerità e non mi disturba espormi così. La voce sensuale e morbida di Timi mi ha risvegliato dai miei vagheggiamenti segnalandomi con gioia che è di nuovo in ascolto, così proseguo:
– Desidero che tu stia sdraiata accanto a me in una stanza semibuia e che io possa ammirarti. È strano dire a una donna attraente che tutto ciò appagherebbe il mio desiderio, toccarti delicatamente il volto, l’ondeggiare tenero ed appena percepibile delle linee del tuo corpo, e mi renderebbe felice la vista dell’ombra della luce che disegna la tua silhouette. Ti darei un lieve bacio sulla fronte e sulle palpebre chiuse, e comunque non mi mancherebbe la completezza. Ovviamente tutto questo è solo un sogno che tra poco si disperderà quando mi dirai che hai un felice rapporto di coppia da anni. Ma comunque hai risvegliato in me un ardore che ha colmato la mia anima d’un piacevole calore restituendomi la speranza dell’amore che per quello che mi era capitato negli ultimi anni mi ero ritenuto incapace.
– Non ho il ragazzo, ci siamo lasciati due mesi fa – disse piano ma nel nostro intimo mondo irruppe nuovamente una donna che voleva comprare delle sigarette e non era in grado di decidere con quale marca intendesse intossicarsi.
La guardai di traverso e avrei voluto che vedesse il mondo intorno con gli altri colori della speranza e l’avrei abbracciata molto volentieri.
– Tu comprane uno e io ti compro l’altro pacchetto di sigarette – le dissi voltandomi verso di lei.
– Sei impazzito, capo? Che ti sei fatto? – chiese con gli occhi di fuori.
Ritornando ai miei pensieri mi sradicai da questa volgare conversazione e costruii nella mia mente delle felici immagini sul futuro, vedendo l’angolino fuori mano al piano di una delle sale da tè di via Ráday mentre alla luce delle candele bevo un tè insieme a Timi e in questo stretto spazio le nostra ginocchia inevitabilmente si toccano… Prese la tazza di tè, che effondeva vapore caldo e profumato, stringendola con i palmi e mi disse con un sorriso:
– Mercoledì sera non lavoro – sussurrò Timi avvicinandosi al mio volto.
Quel mercoledì sera che non tornerà più era come se un calore interiore avesse riempito la parte superiore della sala da tè di via Ráday, un calore che Timi emanava potentemente e che, seduta su un materasso vicinissima a me, si era perduta con i suoi occhi azzurri dentro il mio sguardo. Dalla tazza tenuta davanti alla bocca saliva un leggero vapore così che il suo bel volto brillava ancor più incantevole. In quel momento ho capito che la donna è la custode del mistero impenetrabile dell’esistenza, creando il mondo nuovamente al momento della concezione nell’utero come una dea, dall’inizio dei tempi. Mentre mi aprivo al vero significato della femminilità, mi piegai più vicino a lei pieno di pentimento e per essere perdonato per aver ferito le anime femminili, che nel corso della mia vita ho trattato male senza volerlo e la maggior parte per mia ignoranza.
– Hai una faccia strana adesso, il tuo sguardo riflette confusione – affermò Timi un po’ preoccupata.
– Forse – risposi sotto voce – Credo che grazie alla tua essenza posso illuminarmi e purificarmi, da oggi guardo le donne con occhi diversi e mi rivolgerò a loro con grande rispetto.
– Vuoi già guardare altre donne? – chiede ridendo.
– Il tuo fascino irradiante con angelica integrità mi ha fatto comprendere quale miracolo divino è la donna e quanto noi uomini non sappiamo fare attenzione a questa creatura e vi vediamo solamente il compimento dei nostri desideri egoisti. Mi hai fatto capire quanto poca è la tenerezza e la dedizione che noi uomini, compreso me ovviamente, rivolgiamo alle donne.
– Spero davvero di avere un buon effetto su di te – sorrise di nuovo Timi.
– Per qualche grazia particolare stasera ho compreso quanto non conosco le donne e quanto i miei istinti maschili non mi hanno permesso di vedere ma mi hanno spinto sempre più sfrenatamente da una donna all’altra.
– A quanto pare non hai vissuto una vita morigerata.
– Ho vissuto una vita sfrenata, la passione impossessandosi di me mi ha accecato privandomi della profondità dei sentimenti, della magia della vicinanza, dell’unione delle anime. Ero spronato da violenti desideri invincibili e che si ricreavano di continuo che con il loro incessante frastuono mi portavano, come un treno espresso in corsa, vicino ai veri valori che brillavano in attesa lungo le banchine male illuminate delle stazioncine di provincia protendendo le mani tremanti verso di me e cercando di farmi capire che devo tirare il freno d’emergenza e scendere nell’esistenza all’apparenza grigia per poter scoprire il loro scintillare nella veglia notturna. Avrei potuto scoprire il diamante della felicità ritrovata in piccole casette modeste e praticamente invisibili da lontano che prima non avevo mai potuto conoscere in quanto vedevo solamente stazioni illuminate e risplendenti che nuotavano in un mare di luce dove ricevevo subito la felicità, o meglio tutto ciò che è solo una minima parte della felicità. Nella mia infinita semplicità ritenevo che solo questi grandi padiglioni possono offrire il bello e meritano il buono, nell’economia dei privilegiati, mentre i veri privilegiati si elevano al paradiso riparandosi in terre lontane e in stazioni di provincia, seduti in silenzio su una panchina non dipinta davanti ad una casa dall’intonaco scrostato. Stando seduto qui con te vedo che parte insignificante è questa di tutta la totalità.
– Non ci sono limiti per la totalità della felicità– dichiarò placidamente Timi.
– Ne vedo perfettamente dinanzi a me i contorni. La tua intera essenza è la felicità stessa compiuta.
– Ma se neanche mi conosci.
– Ciò che conosco di te è sufficiente a farmi sentire che è così. E affinché la brace diventi fiamma è sufficiente un venticello vagante che si alza all’improvviso e che soffia la vita nel fuoco e le cui fiamme possono addirittura incendiare tutta una città. Comunque hai ragione, è illimitato tutto ciò che posso scoprire in te in ogni momento, piccole scintille che avvampano nel mio cuore. Il momento che rinasce mille volte quando ti incontri con me.
– Mi incontro con te – udii la voce della fata e mentre le sue parole si sperdevano nell’aria satura di tè profumato, sentii che ad un tratto il mondo si completa nella mia anima con tutti i suoi miracoli, il suo sublime sentimento e le immagini idilliche. Ho potuto rivivere i dolci momenti della mia rinascita, disciolto e disperso nella totalità della felicità che accarezza delicatamente e abbraccia teneramente il mio corpo accaldato.
Sorbendo un sorso di tè, sentii un gusto particolare completamente diverso da quello di qualche minuto prima e la sua freschezza percorse il mio corpo con un gradevole calore. Per un qualche miracolo, con la presenza della bella ragazza bionda seduta accanto a me lì nella sala da te di via Ráday, sono potuto rinascere senza alcun intervento esterno in un nuovo mondo che, sebbene già lo conosca, vi posso comunque riscoprire ancora tante meraviglie grazie alla ragazza amata, fino alla fine dei tempi…